Durante la Maratona sul Bullismo, il Colonnello Nicola Signorile dell’Arma dei Carabinieri ha portato la propria testimonianza sul ruolo fondamentale delle Forze dell’Ordine nell’educazione alla legalità e nella prevenzione del disagio giovanile.
Con oltre dieci anni di impegno nelle scuole attraverso il progetto “Cultura della Legalità”, Signorile ha evidenziato l’importanza dell’ascolto e del dialogo con i giovani. L’attività educativa portata avanti dall’Arma non si limita alla trasmissione di regole, ma si fonda sul rapporto diretto con gli studenti, parlando la loro lingua e costruendo insieme un senso condiviso di rispetto e responsabilità.
L’intervento ha posto l’accento su un concetto chiave: l’emulazione. I ragazzi imparano osservando e imitando i comportamenti di adulti di riferimento, siano essi genitori, insegnanti o allenatori. Per questo motivo è fondamentale fornire esempi positivi, anche nel mondo dello sport, dove Signorile – praticante di judo – ha appreso fin da giovane la disciplina e il rispetto delle regole, strumenti che ha poi portato nella vita militare e professionale.
Una parte significativa del suo intervento ha riguardato l’esperienza vissuta in una clinica per disturbi alimentari, dove ha potuto confrontarsi con adolescenti in difficoltà. “Noi parliamo e loro ascoltano poco”, ha detto, “ma se troviamo il linguaggio giusto e proponiamo obiettivi raggiungibili, possiamo fare la differenza.”
L’impegno dell’Arma dei Carabinieri va quindi oltre l’ambito repressivo, abbracciando un approccio educativo e umano, che si traduce in una presenza costante accanto ai giovani, dentro e fuori la scuola.