Durante la Maratona sul Bullismo promossa da Accademia dei Campioni, il Presidente della Federazione Italiana Sport Equestri, Marco Di Paola, ha sottolineato con forza il ruolo educativo dello sport organizzato, definendolo la “terza agenzia formativa dello Stato”, dopo famiglia e scuola.
Secondo Di Paola, il mondo sportivo non può limitarsi al primato agonistico, ma deve assumersi la responsabilità di formare cittadini consapevoli. I valori dell’agonismo – lealtà, rispetto, correttezza – sono infatti strumenti fondamentali per prevenire fenomeni come il bullismo.
“Gli istruttori sono veri e propri maestri di vita,” ha dichiarato, “figure con cui i ragazzi si confidano, si identificano. Ma spesso non sono preparati ad affrontare situazioni complesse, come abusi o comportamenti molesti.” Per questo, il Presidente ha invocato la necessità di un piano di formazione specifica per tecnici e istruttori sportivi su temi legati al disagio giovanile.
Di Paola ha inoltre rimarcato l’importanza del recente riconoscimento costituzionale dello sport come strumento di benessere psicofisico e inclusione sociale (art. 33). Questo passaggio impone alle istituzioni sportive un nuovo livello di responsabilità.
Nel concludere, ha lanciato una proposta concreta: “Il prossimo anno dobbiamo partire dal CONI e coinvolgere tutte le 50 federazioni, i 15 enti sportivi e le 10 DSA. È tempo di fare rete e dare strumenti adeguati ai maestri di sport che ogni giorno sono in prima linea, spesso da soli.”